A Zagabria la prima edizione del workshop vini e spiriti italiani
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L’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane ha organizzato per la prima volta in Croazia una degustazione di vini italiani.
L’evento rientra tra le iniziative del Piano Export Sud 2, un programma di azioni per la promozione dell’internazionalizzazione delle imprese delle Regioni cosiddette meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e delle Regioni cosiddette in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) finanziato dal PON Imprese e Competitività 2014/2020 FESR – Asse III Competitività PMI, azione 3.4.1. ”Progetti di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale”.
Obiettivo dell’iniziativa è promuovere l’offerta italiana del settore, con particolare riferimento alle Regioni del Sud la cui produzione risulta spesso meno nota rispetto all’offerta vinicola tradizionale, favorendo l’incontro tra domanda e offerta considerato il notevole apprezzamento del mercato croato per i prodotti tricolore, vicini geograficamente e culturalmente alla tradizione locale.
Protagoniste assolute della degustazione di Zagabria sono state 120 etichette proposte da 40 imprese che hanno partecipato all’evento in formato phygital, ovvero mediante la spedizione dei vini e collegamento da remoto in modalità digitale.
La degustazione è stata guidata da esperti sommelier croati ed inaugurata alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Croazia. Gli operatori locali - importatori, distributori, ristoratori, enoteche, giornalisti e blogger - hanno potuto degustare le varie etichette e dialogare con i produttori italiani durante incontri B2B online in una sala dedicata, attrezzata con laptop e cuffie.
Ogni azienda ha presentato tre proposte vinicole diverse; la Puglia un ventaglio di 42 etichette, la Sicilia 33, la Campania 24, la Calabria 15 e la Basilicata 6. Si tratta di un cluster di appassionati produttori di vino di medie dimensioni ma di alta qualità, con antiche tradizioni familiari nella produzione del vino partendo da vigneti autoctoni che rispecchiano l’unicità del territorio: aglianico, chardonnay, falanghina, fiano, greco di tufo, grillo, malvasia, negroamaro, nero d’avola, primitivo e tanti altri. Sono stati degustati eccellenti vini bianchi, rossi, rosati e anche alcuni tipici liquori siciliani come il liquore al limone, all’arancia e il liquore di alloro.
Dall'entrata della Croazia nell'Unione Europea nel 2013 il valore delle importazioni di vino italiano è costantemente aumentato fino a raggiungere nel 2019 un totale di 5,6 milioni di euro, registrando una crescita media annua del 16% e una quota di mercato del 17,36%. Sulla base del volume, nel 2019 si è registrato un aumento di vino italiano importato in Croazia del 117% con una quota di mercato del 15,65% seconda solo alla Macedonia del nord.
A seguito della crisi pandemica e del conseguente calo dell’export vinicolo italiano, nel 2020 la nostra quota di mercato è scesa al 13% in valore con 3,5 milioni di euro di export e una posizione che ci vede ancora sul podio quale terzo paese fornitore dopo la Macedonia del nord e la Francia.
Questa iniziativa vuole contribuire al rilancio del trend positivo precedente mettendo in vetrina prodotti della migliore qualità e tradizione italiana del Mezzogiorno che vanta moltissime denominazioni di origine ed eccellenti tipologie di vitigno.
Nel 2020 la produzione delle cinque Regioni coinvolte nell’evento ha rappresentato circa il 26,5% della produzione vinicola italiana e il 5,4% del totale dell’export di settore.
L’Italia è il primo produttore al mondo di vino, primo paese esportatore in volume e secondo esportatore in valore con 6,3 miliardi di euro ed una quota di mercato del 21,8% su base globale.