Vini Dop e IGP: nelle modifiche ai disciplinari il nuovo volto del vino Italiano
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“Negli ultimi anni richieste di modifica di disciplinari sono aumentante, ne abbiamo qualche decina da smaltire. La sostenibilità è una tematica molto sentita, ma molte richieste guardando al mercato, e quindi si parla spesso di nuove tipologie di vini nelle denominazioni, ma anche specifiche in etichetta come Mga e sottozone. Le denominazioni sono tante, esprimono la varietà del vino italiano, ma il loro numero non è un problema. Magari varrebbe la pena ragionare su denominazioni che non vengono rivendicate, e chiedersi se abbiano ancora un senso”. Lo ha detto al sito Winenews Michele Zanardo, presidente del Comitato Nazionale Vini Dop e Igp per i prossimi tre anni (2025-2027).
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